Capitolo 20 “Masculi contro Fimmini: La rivincita dei Pinna”

masculi contro fimmini

Se la Siciliana Espatriata deve andare a caccia di Pinnoloni, resta da capire quale sia la giusta preda del Siciliano Espatriato.

L’uomo siculo è scaltro ed impara presto le categorie di donne che può incontrare nella sua vita, tuttavia imparare a riconoscerle è una sfida. Ma che sia Milano, New York o Palermo, le donne non cambiano e, prima o poi, scoprirai per ciascuna la sua categoria di appartenenza.

Prima regola che il Siciliano Espatriato deve imparare è che, qualunque sia la categoria di donna che incontra, una donna resta sempre una donna. Abbastanza rompipalle. Capricciosa, complicata e lunatica. Quasi sempre pretende che l’uomo capisca tutto da solo, senza doverglielo spiegare, e se non dovesse capirlo è uno stronzo insensibile. Perché gli deve venire tutto “spontaneo”, come se avesse il dono di leggere il pensiero. Mica può essere spiegato tutto. Così, spesso il Siciliano Espatriato scaltro sa che per rendere la sua donna contenta deve fare finta di “avere intuito tutto”, mentre in realtà non ha capito un cazzo.

Dando per scontata la difficoltà relazionale “masculo-fimmina”, presentiamo di seguito le categorie di Fimmini.

Prima tra tutte la PINNA. Se il mondo è pieno di Pinnoloni, la Pinna è un po’ più rara da trovare. Non necessariamente brutta (anzi molte sono carine) ma che si impegna al massimo per essere l’anti-sesso. Gonnellona a balze, collant spessi, maglioni larghi larghi e biancheria rinascimentale. Nella convinzione che prendersi cura dell’aspetto estetico sia per le deficienti, fa di tutto per apparire trascurata. Tra le donne è sicuramente la più soddisfatta. È intelligente e perspicace: prende subito coscienza del proprio status e lo trasforma in un vantaggio. Non è molto interessata agli uomini, gliene basta uno. Si trova un bel Pinnolone con i suoi occhialetti, il calzino bianco e il suo cervellone, ed è felice. La Pinna, al contrario del Pinnolone che di solito non è pienamente consapevole del suo essere, ha capito tutto della vita. E reputa mischine quelle povere stupide che tanto si affannano a piacere ai maschi: così impegnate tra smalti, capelli e rossetti perdono la cognizione della realtà. La Pinna invece è indipendente, sicura di sé e vincente nella vita. Il suo Pinnolone non la deluderà mai e nel loro tripudio di Pinnolaggine saranno per sempre felici e contenti. Un’esplosione di genialità.

All’ opposto della Pinna c’è la CALIA. Come direbbe una nonna siciliana: “Sì scimunitu com’a calia” (“calia” e “simenza” sono rispettivamente ceci e semi di zucca abbrustoliti tipicamente venduti dalle bancarelle alle feste domenicali). Si tratta di un’espressione dialettale per affermare che una persona non brilla di luce propria: è stupida, insomma. La Calia è sicuramente la donna più divertente che un Siciliano Espatriato possa incontrare. Spesso è un gran pezzo di fimmina, o comunque di bell’aspetto. Ma la sua stupidità è direttamente proporzionale alla misura delle sue tette. Se poi ha soprattutto un bel culo, sarà un caso umano di idiozia. Sempre allegra, spensierata e priva di qualsiasi problema. Le va bene tutto, perché il più delle volte non capisce un’emerita minchia. Ma non fa nulla, perché la Calia ride sempre. Puoi prenderla in giro, scherzarci, lei non si offende. Mai. Che capisca o meno, poco importa. È ignara del brutto della vita: vede tutto bello, luminoso e semplice. Se da un lato frequentarla è facile e senza impegno, può portare con sé anche qualche effetto collaterale. Per esempio la voce: convinta che sia simpatico parlare come quando aveva quattro anni, potrebbe farti venire un esaurimento nervoso e trasformare una relazione di coppia in una ricreazione da asilo. Tra gli altri effetti, va menzionata la totale assenza di cognizione della realtà che può causare qualche problemino, come non capire mai che quel “suo amico” (che è solo un amico) ci prova spudoratamente. Ma se vuoi essere sereno e divertirti, senza avere pesi o rompipalle che mettono sempre il muso, la Calia, caro Siciliano Espatriato, è la tua fimmina perfetta.

Ecco che arriva il suo turno: la PULLAZZA (“pulla” = termine siculo per definire la meretrice, ergo “pullazza” = grande pulla). Anche lei sicuramente può fare divertire un uomo. Il problema è che con lei si tratta di farne divertirne spesso più di uno. Che sia per insicurezza, per non legarsi a nessuno o per scelta di vita, poco importa: la Pullazza caccia uomini. Da quando ha scoperto l’attività fisica, ha capito che le piace e che non vuole farne a meno. Se ne fotte del giudizio delle brave ragazze, lei pulla è, e pulla vuole rimanere. Se gli uomini pensano di trattarla male, non hanno capito nulla: è lei ad usarli come oggetti. Spesso è una ragazza normalissima, che di giorno studia o lavora, ma di notte si trasforma in una mangia-masculi. Non le importa se Belli e Dannati, Pinna o Spinnolati, lei li prova tutti. Basta un periodo di “multimasking” troppo prolungato o intenso, che supera la soglia e diventa una Pullazza. Da lì, tornare monogama e fedele è ardua impresa. Un po’ tutti gli uomini hanno avuto a che fare con la Pulla nella vita, il più delle volte però si cade nella sua rete e ci si innamora. Lì per l’uomo è finita. Rimarrà per sempre in mutande, in tutti i sensi. E nell’errore di credere che lui sia quello giusto per lei, e che lei sia cambiata, si ritroverà non solo in mutande, ma pure cornuto.

Ma se la Pulla è coerente col suo credo e cristallina, peggiore categoria è la SANTUZZA. Pericolosissimo genere di donna, si atteggia come la ragazza seria, brava e giudiziosa… Una di quelle che “non la da”. Prima devi prometterle amore eterno, comprarle un anello e fare amicizia con i suoi. Stai attento Siciliano Espatriato, perché la Santuzza quando meno te lo aspetti scatena tutta la sua energia repressa. Altro che Pulla! Appena capisce che le sue bigotte convinzioni le hanno impedito di scoprire il mondo, ti molla come uno straccio vecchio. E tutto il tuo sforzo, impegno e pazienza saranno stati inutili. A questo punto meglio una Pullazza DOC (almeno fai attività fisica).

A proposito di donne pericolose, non si può non parlare di lei: la ‘ATTA MORTA. Nota anche con il nome di “profumiera”, lei appare perfetta al sesso maschile. Bellissima, elegante, raffinata, intelligente, sorridente. Non sbaglia mai, è sempre impeccabile. Ma oltre che impeccabile, è pure infattibile. Anche se ci hai creduto veramente, pensando che era solo questione di corteggiamento, lei non te la darà mai. Mettiti il cuore in pace. Primeggia tra gli uomini, ha buoni rapporti con tutti e tutti la adorano. Ma stai ben attento a non cadere nella sua trappola: è in grado di fare illudere qualsiasi tipo di uomo e ammaliarlo con le sue dolci arti. Tra un sorriso, un abbraccio e una chiamata potresti perdere la ragione. Potresti credere di avere con lei un rapporto speciale, di aver trovato la donna della tua vita così inizierai a corteggiarla per diventare il suo tappetino per la doccia (€2,50 da IKEA). Ti sfrutterà per passaggi, cene o cocktail. Lei rimarrà sempre gentile e simpatica, dandoti risposte vaghe ed enigmatiche. Ma c’è poco da fare, per dartela, non te la da. Prima ne prendi consapevolezza, prima torni padrone di te stesso. La ‘Atta Morta non perdona: lei non ama altri all’infuori di sé. Non lo fa per male, è nata così.

Tra le donne della sua vita, senza dubbio il Siciliano Espatriato amerà, rispetterà e proteggerà sempre lei: la SORELLA. Intoccabile. Nessuno deve pensare nemmeno lontanamente di potere avere un contatto, anche solo parlare con lei. Se la missione da fratello-guardia-del-corpo è più semplice in giovane età, arriva un momento in cui sembra crollarti il mondo addosso. Tua sorella mette su le tette: è una donna. Sei disperato. Gli uomini iniziano a guardarla. I primi sono i tuoi amici, che da bravi amici non perdono occasione per fare apprezzamenti su tua sorella. Li vorresti ammazzare, e qualche cazzotto in faccia ti parte pure. Fai nervi e cerchi di tenerla lontana da loro, ma in realtà lei dei tuoi amici ne ha già provato circa il 70%. Mi dispiace dovertelo dire, ma di solito è così. Sei terrorizzato al pensiero che tua sorella possa trasformarsi in Pullazza, meglio persino Calia, meglio scema. Certo sarebbe perfetto avere una bella Pinna per sorella, ma chiederesti troppo!

E se l’uomo perfetto è il Pinnolone Spinnolato, la donna perfetta non può che essere lei e soltanto lei: la SPINNOLATRICE. Concentra in sé i lati positivi delle diverse categorie. È intelligente e sveglia, ma non un super genio. È bella e ha stile, anche se non è necessariamente bona. Non è né repressa, né Pullazza, ma sa divertirsi quando c’è da divertirsi. Anche lei è la Sorella di qualche uomo, che vorrebbe proteggerla come un tesoro. Ma sopratutto ha capito che solo una cosa potrà regalarle la felicità sul piano sentimentale: un uomo con la giusta dose di pinnolaggine. Se vuoi conquistare la Spinnolatrice devi averne un po’ di questa pinnolaggine, e se ne hai troppa allora spìnnolati con impegno. Se ti senti privo di Pinna-Power, sforzati per trovarne almeno un pizzico, altrimenti ti restano sempre le altre donne.

Ma quella composta da Pinna Spinnolato + Spinnolatrice è una coppia vincente, un’implosione di energia: un amore allegro che ti illumina da dentro. Come il tuo sole, la tua Isola.

Un ultimo monito Siciliano Espatriato: anche se credi di aver trovato la donna perfetta, se non sa cucinare fuggi! Salvo che tu sia un asso ai fornelli. Altrimenti sarai destinato a una vita senza pasta al forno, parmigiana e arancine. Un invito al suicidio. Ricorda che l’uomo sogna di volare, il Siciliano Espatriato di mangiare (cit. Cap.6).

Buona caccia Siciliano Espatriato, ti auguro di trovare la fimmina adatta a te.

Capitolo 19 “La giusta dose di Pinnolaggine”

pinnolone

Il Siciliano Espatriato donna può incontrare tanti tipi di uomini nella sua vita. Li studia, li conosce. Alcuni le piacciono, altri meno. Alcuni li ha amati, altri li ha odiati, altri ancora entrambi.  Ma un giorno Lei arriverà ad una consapevolezza. Bisogna trovare un uomo che abbia la giusta dose di Pinnolaggine.

Ma cos’è la PINNOLAGGINE?

Dopo qualche tempo di vita milanese, sarà capitato sicuramente a tutte le Siciliane Espatriate di incontrare un ragazzo e dire “CHE PINNA!” o “CHE PINNOLONE!”, e ci sarà stato qualcuno accanto che avrà domandato sbigottito: “PINNA? Cos’è un PINNA/PINNOLONE”?

Panico.

Cerchi disperatamente di pensare ad una parola italiana di simile significato, ma non ci riesci. Un Pinnolone è un Pinnolone. Ma ecco che sforzandoti a descriverne  le fattezze, scopri che, in tutta Italia, il Pinnolone viene definito come “Lo Sfigato”. D’ora in poi, avrai la risposta pronta.

Il livello di “pinnolaggine” varia da individuo a individuo. C’e chi ne ha troppa, chi troppo poca, chi non ne ha.

Il primo tipo di uomo che potresti incontrare è il PINNOLONE PURO, l’incorreggibile. Probabilmente non è mai stato con una donna, e nemmeno gli interessa. Parla solo con linguaggio forbito, a tratti arcaico. Il più delle volte ha un paio di occhiali, e le lenti non può usarle perché gli bruciano gli occhi. Ha un rapporto morboso con la mamma, che chiama venti volte al giorno. È molto, troppo gentile e disponibile, al limite con lo stalking. Di solito eccelle in quello che fa, perché è un genio. La sua mente è superiore, c’è poco da fare. Il più delle volte nemmeno capisci cosa dice, ti senti un’assoluta deficiente. Potrai averlo come collega, compagno, persino amico. Ma ragazzo no. Un Pinnolone Puro non è “spinnolabile”. Il suo tasso di “pinnolaggine” è pari al 100% di massa corporea. Ha serie difficoltà nei rapporti interpersonali, salvo con chi condivide il suo QI.

Viva il Pinnolone Puro, il mondo sarebbe perso senza di lui! Ma averci una relazione romantica è abbastanza impossibile.

L’opposto del Pinnolone Puro è il famoso ed inflazionato BELLO E DANNATO. È un figo pazzesco, c’è poco da fare. È talmente bello che ha il diritto di essere scemo. Anzi, riesce persino a rendere pure te una cerebrolesa. Il tuo uso dei congiuntivi diventa inversamente proporzionale ai baci che ti da il tuo Bello e Dannato. Ma chissenefrega della grammatica! Lui ti fa divertire, impazzire, emozionare. All’inizio nemmeno ti poni domande. Poi… Poi ogni tanto inizi a sorprenderti in negativo, a vergognarti di lui. Certo, per essere bello è bello, anche troppo. Pian piano però inizi a realizzare che c’è anche il resto. È DANNATO. Maledettamente stronzo, egoista, inaffidabile, narcisista. Queste caratteristiche potresti trovarle anche in altri tipi di uomini; il problema del Bello e Dannato è che lui trasforma anche te. Ti sottopone ad un lento processo di degrado psichico. Ti fa letteralmente impazzire e rincretinire. Perché di regola lui tende al fallimento e ti trascina nella sua inettitudine. Inizi a realizzare che per tornare te stessa una sola cosa puoi e devi fare: mollarlo. Ma purtroppo è bello e, da amante dell’estetica, pensi di potere aspettare. Magari cambia. Magari resta Bello ma non più Dannato. Idea pericolosissima, perché prima o poi metterà su la pancia e perderà i capelli. Quindi diventerà pure brutto. Ma sarà rimasto un Dannato, quindi un fallito.

Ora, il Bello e Dannato è perfetto per divertirsi, fare esperienza e svagarsi. Stateci quanto volete, ma non credete mai e poi mai che sia il vostro vero amore. Anzi, non fate proprio alcun programma futuro. Al massimo pensate a sbronzarvi insieme il prossimo weekend. Una volta che vi renderà dannata sarà la fine. La fine.

Lui non è mai stato un Pinnolone, nè Pinnolone può diventare. Pinnoloni si nasce, non si diventa.

Ecco dunque che tra i due opposti subentra una terza categoria, la via di mezzo, quella perfetta, quella che potrà farti credere ancora nell’amore: il PINNOLONE SPINNOLATO.

Un essere adorabile. Lui è fondamentalmente un ex-pinnolone, che però si è “spinnolato”. Insomma, è diventato scaltro. Ha comunque mantenuto tutti i tratti positivi del Pinnolone, ma ha abbassato la percentuale di “pinnolaggine”, fino ad averne una giusta dose.

Ci possono essere due sotto-categorie di PINNOLONE SPINNOLATO:

  1. Il Pinnolone che si è “auto-spinnolato”
  2. Il Pinnolone “da spinnolare”

La prima è la sotto-categoria migliore, perché non richiede alcuna fatica. Il Pinnolone Auto-spinnolato è un uomo già perfetto. Intelligente, in gamba, con un progetto di vita, capace e che ci sa fare. Magari mantiene qualche residuo di “pinnolaggine” ed ogni tanto ti lascia interdetta, ma nulla di insuperabile. Non è un gran figo, ma nel complesso è carino. Questo tipo di uomo è una rarità, quasi impossibile da trovare o da riconoscere. Beate coloro che l’hanno già trovato: in tal caso tenetevelo stretto, è l’uomo da sposare!

Prestate molta attenzione però: una deformazione del Pinnolone Auto-spinnolato è il temibile PINNOLONE DANNATO. Ha sofferto così tanto del suo alto di tasso di “pinnolaggine” da adolescente, da diventare un uomo vendicativo. Insicuro e cattivo, si aggira tra le ragazze con le sembianze di “bravo ragazzo”. E tu, povera ingenua, pensi di averne davanti uno. Errore fatale. Quando meno te l’aspetti, il Pinnolone Dannato esce fuori tutta la sua sete di vendetta. Odia le donne, perché vedrà in tutte quella ragazzina stronzetta che lo prendeva in giro tra i banchi di scuola. Conoscerlo da grande, da trasformato, ignare del suo passato, è un grave pericolo. Stanne alla larga, se lo incontri fuggi!

Tanto vale prenderti un Bello e Dannato. Almeno è bello. Almeno non finge di essere più di quello che è.

La sotto-categoria che rappresenta la più grande sfida per una donna è il Pinnolone Da Spinnolare. Ardua impresa, quasi impossibile, ma se ci riesci cambierai la tua vita.

Il “Processo di Spinnolamento” è un processo lento e faticoso, che richiede impegno, dedizione e coraggio. Solo le migliori possono dire di avere avuto successo nel ricoprire il ruolo di Spinnolatrice. Numerose le tappe da affrontare.

PRIMA TAPPA: L’alcol.

Il Pinnolone di regola è astemio. Lui non beve, perché non gli piace. Ecco che al primo appuntamento, mentre tu ti scoli da sola una boccia di vino, lui ordina una Coca-Cola. Così ti senti pure in colpa e appena inizi a perdere un po’ di autocontrollo, inizi anche a ridere rumorosamente e provi a sfiorargli la mano. Lui è rigido, imbarazzato. E tu ti annoi e pensi, tra te e te, che la Coca-Cola gliela vorresti tirare in testa.

Ma non demordere. Magari si sveglia. Abbi pazienza. Tutti gli animi sono corrompibili. Inizia con suggerirgli un Bacardi Brezee, quello che bevevi a dodici anni. La roba fruttata che non sa di alcol funziona sempre. Il tuo Pinnolone inizierà ad apprezzare qualche sorso; non ti aspettare che si metta a bere rum e cola, ma magari un po’ di vino a cena sì.

SECONDA TAPPA: La danza.

Il Pinnolone di regola non balla. Non gli piace, o meglio non è capace. Ora, non a tutte le ragazze piace ballare. Ma un po’ tutte abbiamo avuto il periodo da “serata”, magari non si va più assiduamente, ma ogni tanto è divertente. Capita. Così decidi di portare il tuo uomo a ballare. All’inizio sta immobile. Nemmeno respira. Poi inizi ad incitarlo, ridere. Ed è fatta. Inizia a ballare.

Ed ecco che tu vuoi morire. Come cavolo ti è venuto in mente di portarlo a ballare??? Ha assunto delle movenze orripilanti, unite ad un’espressione di estrema “pinnolaggine”. Sei disperata. Non hai mai visto una scena più agghiacciante. Decidi di scolarti altri tre vodkalemon per offuscare la vista di quei movimenti viscidi. E funziona. Inizi a divertirti da morire. E ci balli fino a perdere la cognizione spazio-temporale. È andata, il tuo Pinnolone sa essere divertente.

TERZA TAPPA (La più difficile!): Il Contatto Fisico.

Il Pinnolone di regola ti sta lontano, non ti sfiora manco con un dito. Lui non ama il contatto fisico, lo disturba. Il ragazzo comune ha un “pensiero fisso” quando conosce una ragazza, e di certo è molto fisico: abbraccia e bacia di continuo. Magari non sarà il suo primo pensiero portarti a letto, ma anche sì. Il tuo Pinnolone invece sta a distanza di sicurezza e se per sbaglio gli tocchi la mano sussulta. All’inizio ti piace che voglia parlare e sia interessato ad ascoltare. Solo. E pensi che sarà questione di tempo, che tra poco si scioglierà. Ma più ci esci, più ti sembra di uscire con un “amico di merenda”. Allora inizi ad innervosirti. Pensi subito: non gli piaccio. Capita, mica si upò piacere a tutti. Non fa nulla. Ma lui continua a volere uscire, però non fa mai la mossa. Ecco che ti dai altre due spiegazioni: o è vergine, o è gay. Ma stai bene attenta a non chiederglielo mai, potresti distruggere quanto costruito. Se all’essere vergini esiste rimedio (e magari puoi vederlo con un po’ di tenerezza), qualora fosse gay non hai che fare. Ma almeno l’avrai aiutato a prendere dimestichezza con il suo “io sessuale”. Guarda il lato positivo: avrai fatto una buona azione e sarà comunque una vittoria!

Per l’approccio fisico, con il Pinnolone da spinnolare c’è poco da fare: devi fare tu la prima mossa. Getta via l’insicurezza e il costume sociale del “deve essere l’uomo”, e buttati. Se avrai avuto successo nella Prima Tappa, la terza sarà molto più semplice. Quasi automatica.

QUARTA TAPPA: L’outfit.

Il Pinnolone di regola è vestito malissimo. Si veste come tuo nonno senza le bretelle. Alcuni mettono pure quelle. Magari è persino carino, ma proprio non ha stile. Dopo aver superato le prime tre tappe, risolvere questo problema sarà un gioco da ragazze. Inizia regalandogli una maglietta (che piace a te). Fagli qualche complimento. E vedrai che un giorno sarà lui a chiederti di accompagnarlo a fare shopping. Ecco, afferra la sua carta di credito e subdolamente restauragli il guardaroba. Anche cose low-cost, basta che non siano dell’anteguerra. E bruciagli tutti quegli orripilanti calzini bianchi, che si ostinano ancora a vendere nei negozi, e di cui lui ovviamente avrà i cassetti pieni.

Missione compiuta: complimenti, sei diventata una vera Spinnolatrice! Hai spinnolato con successo il tuo Pinnolone. Ora è figo, ti fa divertire e ci sa fare. Ma per fortuna conserva ancora quel suo cuore da Pinnolone che ti renderà una donna felice. Perché sarà rimasto brillante, intelligente, positivo, in gamba. Eccezionale. Ti saprà sorprendere.

A tutte le donne accoppiate, siciliane espatriate e non: chiedetevi dove inquadrereste il vostro ragazzo. Magari siete tra le fortunate che hanno un Pinnolone già Spinnolato. Oppure tocca a voi diventare Spinnolatrici e iniziare le tappe dello “spinnolamento”. Se fosse Bello e Dannato, non c’è bisogno di lasciarlo subito. Divertitevi, ma state ben attente a non farvi dannare ed inguaiarvi con un uomo inevitabilmente tendente al fallimento.

A tutte le ragazze single, siciliane espatriate e non: non abbiate fretta di accoppiarvi, spassatevela. Non c’è bisogno di trovarvi subito un ragazzo. Un po’ di “multimasking” nel CV potrà solo aumentare le vostre esperienze e rendervi più forti. Certo, state attente a rimanere sempre sotto la soglia “pericolo pulla” (pulla = termine siculo per definire la meretrice).

Un giorno o l’altro, il vostro Pinnolone SPINNOLATO arriverà. E se non arriva da solo resta sempre la possibilità di prendere un Pinnolone e spinnolarlo. Così, avrete accanto un uomo dalla giusta dose di pinnolaggine. Senza accorgervene, vi sarete per la prima volta innamorate.